Bosco Verticale

Alessandro Contin • ott 13, 2019
Il Bosco Verticale è un modello di edificio residenziale sostenibile, un progetto di riforestazione metropolitana che contribuisce alla rigenerazione dell’ambiente e alla biodiversità urbana senza espandere la città sul territorio. Si tratta di un modello di densificazione verticale della natura all’interno della città, che opera in relazione alle politiche di rimboschimento e naturalizzazione dei grandi confini urbani e metropolitani. Il primo esempio di Bosco Verticale, composto da due torri residenziali di 110 e 76 m di altezza, è stato realizzato nel centro di Milano, ai confini del quartiere Isola, e ospita 800 alberi (ognuno di questi di 3, 6 o 9 metri), 4.500 arbusti e 15.000 piante e una vasta gamma di arbusti e piante floreali, distribuiti in relazione alla posizione delle facciate verso il sole. In ogni Bosco Verticale è presente una quantità di alberi che occuperebbe una superficie di 20.000 mq. Il sistema vegetale del Bosco Verticale aiuta nella creazione di uno speciale microclima, produce umidità e ossigeno, assorbe particelle di CO2 e polveri sottili.

Gli habitat biologici del Bosco Verticale aumentano la biodiversità, aiutando a generare un ecosistema urbano. I diversi tipi di vegetazione creano infatti un ambiente verticale che può anche essere colonizzato da uccelli e insetti, trasformando il Bosco Verticale in un simbolo della ricolonizzazione spontanea della città da parte di piante e animali. La realizzazione di un certo numero di Boschi Verticali in città potrà dare vita a una rete di corridoi ambientali, che animeranno l’ecosistema dei principali parchi urbani, collegando i diversi spazi di crescita della vegetazione spontanea.

Il Bosco Verticale è anche una misura “anti-sprawl”, che mira a controllare e ridurre l’espansione urbana. Se pensiamo a loro in termini di densificazione urbana, ogni torre del Bosco Verticale è equivalente a una zona di espansione residenziale che può misurare fino a 50.000 metri quadrati.
Il Bosco Verticale è un punto di riferimento nella città in grado di generare nuovi tipi di paesaggi variabili, che possono cambiare la loro forma in ogni stagione secondo le tipologie delle piante coinvolte. L’immissione di più Boschi Verticali offrirà una visione diversa della città metropolitana.

L’azione di mitigazione del Bosco Verticale aiuta a costruire un microclima e a filtrare le particelle di polvere che sono presenti nell’atmosfera in ambiente urbano. La diversità delle piante contribuisce a creare l’umidità e ad assorbire CO2 e polveri, produce ossigeno, protegge le persone e le case dai raggi del sole e dall’inquinamento acustico.

Gli alberi sono un elemento chiave per comprendere i progetti di architettura e i sistemi di giardino. In questo caso la scelta dei tipi di alberi è stata fatta per adattare il loro posizionamento sulle facciate, anche secondo la loro altezza. Le piante sono state appositamente pre-coltivate in un vivaio specializzato. Un processo che ha coinvolto il lavoro di due anni svolto in sinergia con un gruppo di botanici.

La gestione delle vasche che contengono gli alberi è basata sul regolamento edilizio, così come la manutenzione del verde e il numero di piante per ogni appartamento. Per calibrare la necessità di acqua delle varie piante, il progetto ha tenuto conto della distribuzione e del posizionamento delle diverse specie vegetali sulle torri.
Autore: Alessandro Contin 09 nov, 2019
Tre amiche aprono il bar portineria a Milano Tre amiche bariste (Francesca, Federica ed Emanuela), con l’idea di aprire un posto speciale sui Navigli, a Milano: un bar che fa anche da portineria di quartiere. «Portineria 14 offre servizi a persone del quartiere: il ritiro di un pacco, la custodia di un mazzo di chiavi, la segnalazione di un artigiano, la consegna a casa delle medicine. Tutto per far crescere in zona la fiducia» racconta Francesca.
Autore: Alessandro Contin 01 nov, 2019
Sapevate che il condominio più verde d’Europa si trova a Torino? Si chiama 25 Verde ed è tra i palazzi più green del mondo. Questo straordinario edificio coperto di alberi e piante è molto più di una fuga dalla città; la sua struttura, infatti, protegge efficacemente residenti dal rumore esterno e dall’inquinamento atmosferico. 25 Verde è una vera e propria foresta in città, con alberi in vaso e rami d’acciaio che mascherano un condominio di 5 piani e 63 unità abitative nel cuore di Torino. Progettato da Luciano Pia, questo edificio è avvolto nel verde col risultato di eludere il contesto urbano e di integrare la vita nella facciata del palazzo.
Autore: Alessandro Contin 28 ott, 2019
Inagurato nel 2017 a Parigi, ha 3000 postazioni per startupper, 60 sale riunioni e un auditorium di 370 posti, un fablab e un campo da tennis sul tetto. Il 29 giugno 2017, l’incubatore di start up più grande del mondo ha aperto le porte a Parigi. Station F occupa i 34 000 metri quadri della Halle Freyssinet, ex deposito ferroviario dell’Est della capitale francese. All’origine del progetto c’è Xavier Niel, enfant terrible della telefonia e dell’innovazione francese, e 250 milioni di euro d’investimenti. Il timing è perfetto. “Per le startup francesi, l’elezione di Donald Trump, il brexit e i prezzi della Silicon Valley potrebbero rivelarsi una grande chance”, ha sottolineato Roxanne Varza, direttrice di Station F. A 32 anni, la giovane americana di origine iraniana ha convinto in qualche mese Facebook, Microsoft e il gigante francese dell’e-commerce Vente Privée a unirsi al progetto.
Autore: Alessandro Contin 13 ott, 2019
Torre Eva è un edificio che ha l'ambizione di coniugare la volontà architettonica di un involucro trasparente, funzionale alla massimizzazione dell'utilizzo della luce naturale, in un volume che si sviluppa in altezza, con la ricerca della massima efficienza energetica e sostenibilità ambientale. L'edificio è di circa 12.000 mq su 14 livelli di cui uno interrato (per un'altezza fuori terra di 56 m) completamente vetrato, articolato in quattro cristalli a forma trapezoidale che si sviluppano attorno ad un profondo un pozzo di luce di 10 piani di altezza. E' un edificio che ha l'ambizione di coniugare la volontà architettonica di un involucro trasparente, funzionale alla massimizzazione dell'utilizzo della luce naturale, in un volume che si sviluppa in altezza, con la ricerca della massima efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Ne risulta un fabbricato dalle sofisticate soluzioni tecnologiche ed impiantistiche concepite e progettate in modo integrato.
Autore: Alessandro Contin 13 ott, 2019
Il Bosco Verticale è un modello di edificio residenziale sostenibile, un progetto di riforestazione metropolitana che contribuisce alla rigenerazione dell’ambiente e alla biodiversità urbana senza espandere la città sul territorio. Si tratta di un modello di densificazione verticale della natura all’interno della città, che opera in relazione alle politiche di rimboschimento e naturalizzazione dei grandi confini urbani e metropolitani. Il primo esempio di Bosco Verticale, composto da due torri residenziali di 110 e 76 m di altezza, è stato realizzato nel centro di Milano, ai confini del quartiere Isola, e ospita 800 alberi (ognuno di questi di 3, 6 o 9 metri), 4.500 arbusti e 15.000 piante e una vasta gamma di arbusti e piante floreali, distribuiti in relazione alla posizione delle facciate verso il sole. In ogni Bosco Verticale è presente una quantità di alberi che occuperebbe una superficie di 20.000 mq. Il sistema vegetale del Bosco Verticale aiuta nella creazione di uno speciale microclima, produce umidità e ossigeno, assorbe particelle di CO2 e polveri sottili. Gli habitat biologici del Bosco Verticale aumentano la biodiversità, aiutando a generare un ecosistema urbano. I diversi tipi di vegetazione creano infatti un ambiente verticale che può anche essere colonizzato da uccelli e insetti, trasformando il Bosco Verticale in un simbolo della ricolonizzazione spontanea della città da parte di piante e animali. La realizzazione di un certo numero di Boschi Verticali in città potrà dare vita a una rete di corridoi ambientali, che animeranno l’ecosistema dei principali parchi urbani, collegando i diversi spazi di crescita della vegetazione spontanea. Il Bosco Verticale è anche una misura “anti-sprawl”, che mira a controllare e ridurre l’espansione urbana. Se pensiamo a loro in termini di densificazione urbana, ogni torre del Bosco Verticale è equivalente a una zona di espansione residenziale che può misurare fino a 50.000 metri quadrati.
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